Avevo scoperto il piccolo testo di Kipling dal titolo Some Aspects of Travel alla British Library di Londra. Esso racchiudeva una conferenza tenuta dallo scrittore davanti ai soci della Royal Geographical Society. Il contenuto mi sembrava molto interessante e per questo avevo chiesto di averne le fotocopie, che mi sono poi state spedite a casa.
Ho tradotto il piccolo testo e ne ho curato l’introduzione e le note.
Ma quando ho visto le illustrazioni che l’editore aveva messo a corredo dello scritto, sono rimasta esterrefatta. Lui diceva trattarsi di strumenti musicali etnici, in realtà quegli oggetti avevano l’aspetto di tristi urne cinerarie e di oggetti di sepoltura. Dove li avesse presi non lo so, non ne avevo mai visti di simili. Per non parlare del fatto che quelle illustrazioni non c’entravano nulla, ma proprio nulla, con il testo, che è sulla nostalgia dei viaggi lenti … Probabilmente erano le prime immagini che gli erano capitate sottomano, avevano il vantaggio di essere piccole e questo riduceva il numero di pagine da stampare... Sulla copertina, invece, l’editore ha messo una tomba. A me il fatto di collocare un sepolcro sotto al titolo I profumi dei viaggi è sempre parso un caso di umorismo macabro... Ma, se non altro, ero riuscita a rimediare alla scelta scellerata delle urne cinerarie, proponendo delle immagini che fossero pertinenti con il testo, anche se sono state riprodotte in un bianco e nero sfocato...