Un pellegrinaggio pieno di problemi - editorivilrazzadannata

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La traduzione che ho realizzato è una versione ridotta e proprio per questo il lavoro richiesto è stato molto maggiore. Si è trattato infatti, innanzitutto, di effettuare una scelta accurata dei passi più interessanti. L’abbreviamento dei tre volumi originari del Pellegrinaggio che, secondo me, nessuno avrebbe mai letto, ha comportato mesi di elaborazione.  Inoltre, il percorso dell’opera è stato tormentato, drammatico e triste.

Telefonate odiose - Ho ricevuto diverse telefonate di minaccia, ne racconto una per tutte. Era dicembre, mi trovavo a Roma per la mostra del libro. Erano circa le 20 ed ero appena rientrata in hotel quando il cellulare si è messo a suonare. Non ho quasi fatto in tempo ad accostarlo all’orecchio che un uomo all’altro capo ha cominciato a berciare qualcosa in un italiano stentato, intercalato da termini arabi. Urlava che Burton non solo era entrato in luoghi vietati agli occidentali, ma che si era permesso di portare via un pezzo della Kaaba. Cercavo di dirgli che quest’ultima cosa non era vera, ma non avevo modo di inserirmi nel suo monologo sconclusionato. Ho deciso quindi di chiudere quella telefonata che non aveva alcun senso e che mi causava molta ansia. Un altro spavento l’ho avuto la mattina dopo.

Erano le 7 e stavo posando sul letto gli abiti per la giornata. C’era solo l’abat-jour acceso e, quando ho alzato gli occhi verso la finestra, ho visto nel buio un uomo dal fisico massiccio, con una barba enorme e una specie di vestaglia nera, che guardava dentro la stanza nella mia direzione, facendomi dei segni. All’altezza della finestra della stanza dell’hotel in cui mi trovavo  c’è un grande terrazzo e quell’energumeno si trovava proprio lì sopra, non sapevo perché.

Sono scesa di corsa alla reception a riferire l’accaduto al portiere di notte. Siamo risaliti insieme e abbiamo scoperto che questo gigante, evidentemente non molto furbo, uscito sul terrazzo per fumare una sigaretta, si era chiuso alle spalle la porta che dà sulle scale, non apribile dall’esterno. Non fosse stato per la telefonata della sera precedente non avrei dato peso alla cosa, ma non potevo sapere se questo individuo, che ho poi scoperto essere un arabo, non fosse da mettere in relazione con quella chiamata malvagia, una delle tante che ho avuto…  
 
La casa editrice Neri Pozza continua ad avere sui siti di vendita l’info dell’imminente pubblicazione della traduzione integrale del libro di Burton, con il titolo Diario del mio pellegrinaggio alla Mecca, ma il tomo non è ancora stato dato alle stampe. Il volume avrebbe dovuto avere un peso di gr. 650 e 448 pagine. Al confronto, la mia abridged version appare una cosa meschina! Per fortuna però, pur tra le difficoltà, essa ha visto la luce, mentre la loro edizione integrale risulta in stand by da quasi dieci anni.  


                  

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